Pietro
Vilas,
artista eclettico, si occupa di scultura, pittura e musica.
Ha
partecipato a numerose collettive in Italia :Casa di Giulietta a
Verona, Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana, Palazzo Albertini a
Pozzolengo.
Le
sue sculture sono emozionanti . Utilizza molto spesso del legno
carbonizzato ottenendo una superficie nera, a volte incisa con dei
simboli che rimandano ai geroglifici, a volte trafitta da grossi
chiodi fatti a mano che ricordano la flagellazione di S.Sebastiano.
E'
presente un rapporto di continuità esistenziale e di immedesimazione
tra opera ed artista. L'artista identifica la sofferenza propria con
quella della materia che lavora e affida alle sue opere la
memoria..ed un viaggio verso l'immortalita'.
I
suoi volumi si sviluppano in un gioco di pieni e di vuoti,
contrapponendo il senso pesantezza e leggerezza.
I
suoi dipinti rimandano a De Chirico . Il colore dato a grandi
campiture piatte definisce sfondi e paesaggi desolati e disabitati.
Piroga
…..Così
tra questaimmensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare...............(Infinito di G. Leopardi)
La Piroga di Vilas presenta una materia nera , carbonizzata, infernale potrebbe essere il mezzo con cui Caronte trasportava le anime dei morti.
L'opera è stata realizzata negli anni novanta ed è tuttora attualissima per il continuo rimando agli sbarchi dei naufraghi in Italia.
La grande piroga che compie il viaggio contiene in se una piroga di piccole dimensioni come a significare che il viaggio non è mai finito e la meta mai raggiunta.
Rappresenta il viaggio che gli esseri umani compiono nella loro vita.
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