sabato 30 aprile 2016

Marzia Boldi

La personale dell'artista Marzia Boldi, da sabato 30 aprile a domenica 29 maggio 2016,
sarà inaugurata sabato 30 aprile alle ore 18.00.
Presso la Galleria Lazisee_Art Open Space- in Piazza Partenio7,
37017 Lazise(VR).
Orario galleria
martedì e mercoledì : 15.30-19.30.
da giovedì a domenica: 10.30-13.00 14.00-19.30.
Chiuso lunedì


  

La Galleria Lazisee_Art Open Space nel mese di maggio presenta la scultura di Marzia Boldi.
La scultrice ha lavorato con i materiali più disparati, il gesso,la cera, il bronzo, il ferro.

In questa mostra si vuole porre particolare attenzione alla sua ultima produzione di sculture. 








Una serie di pannelli neri realizzati con l'uso di materiali vari, che Maria Teresa Padovani(scultrice) ha descritto come segue.
I tuoi lavori mi hanno sorpresa, felicemente meravigliata
mi dà l'impressione che tu sia entrata attraverso un pertugio
segreto dentro la materia e ne sia uscita con mirabili segreti con arcane
verità e a mani piene ce ne abbia fatto dono, grazie!
Ti sei fatta sorella del tempo che avvolge ogni gesto per seguire
le evoluzioni dei pieni e dei vuoti per poterle plasmare....
Le ore nei sotterranei condotti le hai spese bene,hai raffinato
il tatto rendendolo vigile alle increspature più docili alle
spaccature più aspre. Sono forme diverse ma tutte
possiedono la piccola affermazione risoluta e giocosa
che permette di incominciare ancora...



Ali di piombo di Marzia Boldi


Nata a Mantova, vive a Verona dal 1968.
Allieva di Gino Bogoni all'Accademia Cignaroli di Verona.
Ha fatto parte del gruppo Madi di Milano.
Numerose sono l' esposizioni in Italia e all'estero.
Le sue opere sono collocate in edifici pubblici e privati.

Contatti galleria +39 3296576479

giovedì 14 aprile 2016

Giovanni Cavassori. Disegni

In galleria i disegni di Giovanni Cavassori.


Motociclista matita acquarellabile su cartoncino_
Giovanni Cavassori
Oltre alle sculture Giovanni Cavassori a Lazisee Art Open Space espone 2 disegni originali del 2015.
Nel 1978  l'artista firma l'immagine ufficiale della Biennale d' Arte di Venezia. Lavora per importanti aziende dell'editoria, dell'industria cartotecnica, del fumetto, del toy e product design.

Grafite su cartoncino_Giovanni Cavassori

Marika Santoni

In galleria Marika Santoni


La sirenetta 60x115_MarikaSantoni

I lavori presenti a Lazisee Art Open Space fanno parte di una serie di lavori dedicati al tema dell'inquinamento, la serie completa nel 2011 fu esposta ad una personale dell'artista alla White Gallery a Merano.
Questa mostra poneva l'accento sulla necessità di un cambiamento culturale volto verso il rispetto del pianeta e degli esseri viventi.
Marika Santoni si è diplomata all'Accademia di Belle arti di Bologna , dove è stata allieva di Concetto Pozzati.
Dal 1989 ha partecipato a numerose esposizioni, personali e collettive, in Italia e all'estero.

Scenografa per la Fondazione Arena di Verona e altri teatri minori.

La sirenetta-il ritratto_Marika Santoni

martedì 12 aprile 2016

Pietro Vilas

In galleria Pietro Vilas.

Femme Cruelle_ Pietro Vilas
La ricerca dell'artista si avvicina all'arte povera.
Pietro Vilas  rifiuta  i mezzi di espressione artistici più tradizionali, servendosi di materiali umili, di origine naturale, appunto definiti "poveri", come il legno, la terra, la plastica,il ferro ecc. 

Transeunte_Pietro Vilas


















L’opera è il risultato di materie prime riunite in  semplici e diretti montaggi, presentati come assemblaggi , in modo da far percepire le resistenze e le tensioni, il flusso di energia e la transizione delle forze presenti nell’oggetto stesso. 

Marc ceramicadesign

In galleria Marc ceramicadesign. 
Giuseppe Marcadent lavora con terre e materiali ceramici che arrivano da molte parti del mondo (Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Spagna…). In Italia tutto questo viene plasmato, nulla in questo processo viene creato a caso; il nero è “quel nero”, l’oro è messo solo dove serve e non usato per colpire e distrarre le persone; lo spessore delle piastre deve essere sottile per evocare leggerezza ma anche limite e capacità tecnica.Tutto questo rende ogni oggetto unico ed irripetibile.



Trittico Horizon n°2- Gres smalti e oro Giuseppe Marcadent



Le forme sono essenziali. 
Il nero e l'oro, il quadrato nel quadrato, le bande rudemente plasmate e collocate tra loro in posizione ortogonale, l'avventura del fuoco ad elevate temperature e lo scroscio dell'acqua che forma un effetto plastico, ed altre forme fantastiche.Il nero, è un mistero denso di infinite cose. Ha in sé la sostanza dei colori fondamentali. Ha profondità abissali, e la capacità di sostenere grandi eventi. Come un grembo capace di dar vita.
L'attraversamento del periglioso nero da una banda oro suscita una grande emozione: pensi ad una marcia gloriosa e trionfale.
II quadrato, diversamente dal cerchio che ha infinite partenze ed altrettanti arrivi, è una superficie armonica con lati uguali e angoli retti la cui somma equivale ad un angolo giro. come l'estroversione dei cerchio.

Tea light- Porcellana Giuseppe Marcadent











Le porcellane.

La maggior parte sono eseguite con la tecnica del colaggio e rifinite o modificate a mano, per ottenere spessori molto sottili che enfatizzano la trasparenza finale della porcellana. La temperatura massima di cotture è di 1280°. Altre porcellane, come i gioielli, sono eseguite a mano.
La finitura esterna è volutamente lasciata a “Bisquit”.

domenica 10 aprile 2016

Massimo Balestrini

In galleria Massimo Balestrini FIGHT NIGHT 2014 (90x200)    





Massimo Balestrini_Fight Night_2014_mix media on cavans


L'artista lavora sull'assemblaggio e sovrapposizione delle immagini, osservando bene una opera di Massimo Balestrini si potrà notare che sotto l'immagine principale che compone il suo lavoro esistono ulteriori immagini, messaggi verbali che rimandano al mondo del fumetto o alla street art.
Il tutto ben rappresenta l'uomo contemporaneo travolto dal surplus iconogenico, dall' iper-produzione visuale, quasi soffocato dai duplicati del mondo.
L'essere umano, così scettico davanti  all'eredità ideologica passata al contrario, per contraddizione spesso è estremamente influenzabile dalle nuove "narrazioni" per immagini diffuse dai mass media.
La tecnica propria di Massimo Balestrini è una tecnica che unisce medium digitali a medium classici.Una tela appositamente trattata è il supporto per la realizzazione di una stampa digitale di alta qualità.La scelta cromatica viene effettuata in modo preciso e sapiente:Il quadro poi viene ultimato a mano con l'uso di colori ad olio, acrilici, pastelli ed altri prodotti.
Passaggi spesso ripetuti per poi finire l'opera con una particolare resina che ha il compito di fissare i colori e proteggere l'opera.
Numerose sono le esposizioni dell'artista in Italia e all'estero.

venerdì 8 aprile 2016

Nina for the dogs

In galleria Nina for the dogs.

Nina ha un forte valore simbolico e nasce da un'idea di Angela A. Resina ispirata dall'adozione della sua piccola cagnolina.
Ogni esemplare è realizzato da maestri artigiani ed è disponibile in diversi colori e finiture, la serie base in vari colori e nella versione trasparente.


Nina for the dogs



Molti artisti sono stati chiamati ad interpretare a loro modo Nina, creando dei pezzi assolutamente unici e irripetibili che costituiscono la base di una nuova forma di collezionismo.


Savatore Borzì per Nina

Don Corleone per Nina





Nina for the dogs è stata testimonial del Premio Montale Fuori di Casa 2016 e donata, lo scorso 4 marzo a Simone Perotti, vincitore del premio.
Una  Nina appositamente creata da Angela A. Resina per la spedizione Mediterranea (spedizione nautica ideata da Perotti che ha anche valenza culturale e scientifica ).
Ogni Nina realizzata contribuisce  al sostegno di strutture che si occupano dei cani abbandonati.
Nina For the dogs





Marzia Boldi

In galleria Marzia Boldi.

L'inizio di una scoperta è la condizione di stabilità della ricerca di Marzia Boldi.
Marzia Boldi_Cellule gesso
Da sempre i suoi lavori hanno una storia che si sviluppa in una casualità di procedimenti che nel tempo diventano regola e prassi di lavoro, come se la scoperta e la costruzione dell'opera d'arte, s'incontrassero nell'atto creativo che non sempre ha origine nell'idea. Ci sono momenti del fare che hanno una loro germinazione nella materia stessa e l'artista rivela, queste infinite possibilità di esistenza , nell'incontro fortunato con il destino d'origine.


Marzia Boldi_Pannello in resina








...scultrice che ha lavorato con i materiali più disparati, il gesso,la cera, il bronzo, il ferro."L'artista ha sempre pensato che mai avrebbe potuto rinunciare a quello che la materia consente.
“ la scultura(sostiene l'artista ) è dare voce alle idee e trovare nelle tecniche, voci per esprimerle”.”
La resina quale materiale vivo.

Nel 2005 realizza i pozzi grandi superfici dal doppio fondo.La resina con la sua trasparenza accentua l' effetto della profondità

Installazione_Marzia Boldi






Nata a Mantova, vive a Verona dal 1968.
Allieva di Gino Bogoni all'Accademia Cignaroli di Verona.
Ha fatto parte del gruppo Madi di Milano.
Le sue opere sono collocate in edifici pubblici e privati.
Numerose esposizioni in Italia e all'estero.

giovedì 7 aprile 2016

Stefania Malferrari. Condominio

Condominio

Stefania Malferrari_Condominio

Condominio  - 2010   
Materiali: Metallo, Ceramica Raku, Led 


Condominio 4 forme in metallo per panificatori saldate assieme.
L'oggetto d'uso dei panificatori (le latte in metallo usate dall'artista per costruire il condomino),  è decontestualizzato, appeso in parete, contenitore di piccole figure, assume una nuova vita diventando portatore di significati.
I personaggi,piccole figure in ceramica che rimandano ai pittogrammi, sono ognuno nella propria bolla, con una piccola luce e una loro anima. 

Stefania Malferrari_ Condominio_2010

Stefania Malferrari

In galleria Stefania Malferrari. 
Satelliti. 

Installazione di 5 satelliti a riposo dal momento che non sono in orbita.
Se l'artista fosse il pianeta, questi sarebbero le sue lune che mantengono impresse le tracce del passato,dei pensieri, delle riflessioni, delle memorie.

Stefania Malferrari_Satelliti_ceramica raku_










Ciotole.
Installazione di 3 ciotole di diametro 50cm. 
La ricerca verte sulla forma . Il contenitore più semplice in assoluto, la mezza sfera.  Dentro le  ciotole  piccole tracce, croci,  punti di domanda, tutto assieme ai segni che ha lasciato il fuoco. Come un passaggio tra passato e futuro queste ciotole semplicemente esistono come figlie di quelle più antiche risalenti alla notte dei tempi.

Ciotole ceramica raku_Stefania Malferrari


Ciotole ceramica raku_Stefania Malferrari

Pino Castagna. I vetri.



In galleria , alcuni vetri che l'artista realizzò nel 1993 sull'isola di Murano,con la collaborazione dei mastri vetrai. 
Il sole a picco_ Pino Castagna_1993

Pino Castagna

In galleria "Muraglia" 2010 di Pino Castagna _bronzo


Pino Castagna_Muraglia_bronzo_2010

                                                                    
Muraglia-particolare-P.Castagna

Pino Castagna nasce a Castelgomberto (Vicenza) nel 1932.
Completati gli studi accademici a Verona e a Venezia, acquisisce nel corso degli anni molteplici competenze sulla cultura e la lavorazione dei materiali.
Con la retrospettiva al Palazzo delle Albere di Trento e la mostra antologica nelle sale di Palazzo Te a Mantova,sarà il 1985 l’anno in cui si riconosce a Castagna un ruolo di primo piano nel contesto artistico internazionale, successo confermato dalla partecipazione alle più significative rassegne d’arte, fra cui la XLII Biennale di Venezia nel 1986, con il memorabile allestimento delle Vele in ghisa (1981) sulla riva del bacino di San Marco (attualmente al MART di Rovereto), la Biennale Européenne Sculpture de Normandie a Jouy-sur-Eure (1984 e 1986), la Biennale Internazionale del bronzetto e Piccola Scultura di Padova (1986-1987 e 1995).
L’autentica aspirazione architettonica e ambientale della scultura di Castagna si rivela da oltre un ventennio in una serie di interventi in scala urbana ed extraurbana, che trovano interesse non solo in Italia, ma anche all’estero.
Un nucleo consistente di sculture si trova attualmente alla Fondazione Cini di Venezia, a Deauville nel Musèe de plein air Domaine de l’Amiraute, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, al Museo Diocesano di Vicenza e alla Fondazione Cariverona di Verona. Al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze sono conservate alcune opere di oreficeria, nella sezione dedicata al Gioiello Contemporaneo. Una parte importante della produzione grafica dell’artista è conservata, invece, a Vienna alla Collezione Grafica Albertina e a Firenze presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, altre opere sono presso collezionisti privati.



mercoledì 6 aprile 2016

Giovanni Cavassori

In galleria "Foglie verdi" di Giovanni Cavassori
Foglie verdi_Giovanni Cavassori



Friulano d'origine ,Giovanni Cavassori si forma al Liceo Artistico e all'Accademia di Belle Arti di Venezia. 
Artista contemporaneo sui generis , applica le sue innate capacità creative sia alla parte professionale, che in quella artistica.

Collabora sino da giovanissimo per le più note agenzie pubblicitarie italiane, diventando uno dei più importanti illustratori a livello nazionale e internazionale.
Nel 1978 firma l'immagine ufficiale della Biennale d' Arte di Venezia. Lavora per importanti aziende dell'editoria, dell'industria cartotecnica, del fumetto, del toy e product design.
Nel suo percorso artistico, negli anni '90 , inventa un modo del tutto originale di interpretare la scultura.
Cavassori non scolpisce dal “pieno” , ma riempie con il poliuretano espanso delle forme di stoffa, gonfiandole. Scaturiscono così delle forme turgide e sinuose che poi vengono assemblate e dipinte con colori acrilici. Di forte impatto visivo, le sculture ripropongono forme archetipe che, disgiunte da qualsiasi “ grammatica visiva”, possono inizialmente disorientare.
Ma, proprio grazie al loro essere primordiali, trasudano elementi antichi quali: epicità,sensualità,erotismo,violenza,forza,ossia l'essenza dell'essere umano, che lo spettatore è in grado di sentire e di, più o meno coscientemente, riconoscere.


Bob Arlecchino_Giovanni Cavassori