venerdì 31 luglio 2015

sabato 18 luglio 2015

Pietro Vilas _ Trilogia dell'appartenenza

Trilogia dell'appartenenza

Kaaba, ossia cubo, è una costruzione che si trova al centro della Mecca in Arabia Saudita e costituisce il luogo più sacro dell'Islam.
Kaaba : La scultura presenta delle incisioni che rimandano ai geroglifici. Sono rappresentati uomini e animali, come a significare la volontà comune di volere salire in cima alla scultura per andare a nutrirsi con il grano posto nella parte superiore del grande parallelepipedo in legno nero carbonizzato
L'opera è sospesa da terra e sul piano orizzontale superiore presenta delle granaglie.




Piramide
Anche la piramide in legno nero carbonizzato presenta gli stessi segni grafici della Kaaba, ma l'apice (la punta) in questo caso è stata realizzata con lo sterco. Gli esseri viventi in comune hanno la necessità di nutrirsi e trasformare il cibo e tornare alla terra madre.






Restore hope (collezione privata)
Restore hope letteralmente riportare la pace.

Ultima opera appartenete alla trilogia dell'appartenenza, fatta interamente di sterco, la trasformazione di cibo e di esseri viventi è avvenuta nella sua completezza ed ogni cosa può tornare alla terra per ricominciare il suo ciclo di trasformazione.


venerdì 17 luglio 2015

" Red". Giovanni Cavassori

Come mescolati dall'aria i volumi del corpo motociclista, della moto e delle nuvole attraversate vanno a comporre la scultura  Red di Giovanni Cavassori.
Personalmente l'associazione è stata immediata con la scultura di Umberto Boccioni“Forme uniche nella continuità dello spazio” (1913, Museo del Novecento, Milano). Un uomo che corre nella realtà moderna. La superficie del suo corpo appare trasfigurata dall'attrito del vento, la velocità lo esalta in una creatura aerodinamica.
Una forma in movimento sembra, a chi la osserva, dilatarsi nello spazio, deformarsi; il movimento quindi si esprime dando origine a una rappresentazione del tutto nuova, ad un' altro da sé.


Alma Bruna

giovedì 16 luglio 2015

Silvana Pincolini

Silvana Pincolini , scultrice, nel suo percorso artistico pone l’attenzione sul ruolo mitologico delle Ninfe, figure femminili bellissime eternamente giovani e fertili dispensatrici di bontà, gioia, beatitudine, creatività e fertilità.
Le Ninfe, di Silvana Piccolini, sono rappresentate come piccole perle che si ancorano nello spazio attraverso intrecciate tessiture di corda.

Silvana Pincolini, artista Milanese, si è formata a Brera negli anni 60/70. Negli anni successivi incontra Albe Steiner e Liisi Beckmann, grazie ai quali completa la sua formazione grafica e di scenografia.
Altro momento importante è la scoperta della cultura antroposofica, alla quale si avvicina con la nascita delle sue figlie. Si è occupata di didattica e poi per un lungo tempo, di ambientazioni e scenografie per la pubblicità.
Negli ultimi anni il suo interesse è focalizzato sulla scultura organica e sul linguaggio tridimensionale sempre con spirito curioso e di ricerca. Ama giocare assemblando materiali naturali diversi e varie tecniche.

Attualmente vive e lavora tra Milano e la Maremma dove ha il suo laboratorio .

mercoledì 15 luglio 2015

Andrea Sambugaro

Andrea Sambugaro, giornalista e pittore, vive e lavora a Verona, la città dov'è nato il 29 marzo 1961. Attualmente è il responsabile delle pagine della Provincia del quotidiano L'Arena dopo essere stato il caposervizio della Cronaca per sette anni, dello Sport per sei anni e della Cultura e degli spettacoli per cinque anni. È stato anche corrispondente da Verona per il Corriere della Sera.
Con Francesca Veneri, pittrice, decoratrice e stilista, ha aperto nel 2011 lo Studio Arte Fuori bOlla nello storico quartiere di San Zeno a Verona (in via Berto Barbarani 18), atelier di pittura, disegno e decorazione. Insieme hanno dato vita nel 2014, in occasione della rassegna concertistica Settembre dell'Accademia Filarmonica al Teatro Filarmonico di Verona, alla prima mostra di pittura nella storia dell'Accademia stessa: "Sezione aurea. Concerto per architetture e orchestra", nella quale Sambugaro ha esposto una serie di lavori a olio e matita su tavola dedicati alla musica, successivamente portati anche in altre sedi espositive tra le quali la Casa dei Carraresi a Treviso (giugno 2015).
«Sambugaro», ha scritto nell'occasione il critico d'arte Gianfranco Ferlisi, «indaga l’oscurità dionisiaca del moto affettivo del musicista. La sua pittura, tra arte e suono, tra intuizione poetica e meditazione, tra sapienza cromatica e intensità emozionale, offre una sintesi ideale per portarci oltre la barriera della rappresentabilità del reale: Sambugaro riesce a costruire uno speciale silenzio attorno al gesto della musica che attende solo, nello sguardo di chi osserva, che sopraggiungano le giuste trepidazioni e lo stesso stupore che lui prova a contatto con la sacralità del suono».
Nell'ultimo anno, con lo stesso approccio, Sambugaro si è dedicato a un ciclo sulla danza e il ballo intesi come espressione non solo corporea ma anche interiore: un flusso, nel movimento libero e spontaneo, così come nella celebrazione della passione in un tango, nel quale il gesto rappresenta il turbinio e il coinvolgimento del danzatore, non più attore ma interprete di se stesso. Il lavoro è reso sulla tela, a olio, con rapidità, senza indugiare nei particolari, ma con forza: un solo attimo, ma di un'intensità totale.
Andrea Sambugaro, l'8 luglio 2014, è stato nominato socio accademico della storica Accademia Giambettino Cignaroli e scuola Brenzoni di pittura e scultura fondata a Verona nel 1774.




Mostre:
«Silenzi», Chiesa di San Giovanni, Manerba del Garda (agosto 2007)
«Silenziessenze», Chiesa di San Giovanni, Manerba del Garda (agosto 2008)
«Onde», galleria Testoni, Verona (ottobre 2008)
«Tria» (con Francesca Veneri e Stefano Ambrosini), Sottoriva 23, Verona (settembre-dicembre 2011)
«Fermenti» (collettiva), Cantina Piona, Custoza (Verona), giugno 2012
«Colori in dialogo» (collettiva), Palazzo della Gran Guardia, Verona, settembre 2012
«Rosso come un cappuccio» (collettiva), libreria Felrinelli, Verona, ispirata alla fiaba «Cappuccetto rosso» (giugno 2013)
«Bosco Divino» (collettiva), San Giorgio Ingannapoltron (Verona), ispirata alla «Divina Commedia», promossa dall’associazione culturale Arte Entropia Zero (ottobre 2013)
«Contrasti» (collettiva), Società Belle Arti di Verona (febbraio 2014)
«Amar la pittura» (collettiva di opere selezionate dell'Accademia Cignaroli), Palazzo Miniscalchi-Erizzo, Verona (giugno 2014)
«Sezione aurea» (con Francesca Veneri), Teatro Filarmonico, Verona (settembre-ottobre 2014)
«Orchestra», Libreria Antica Rampa, Badia Polesine (dicembre 2014-gennaio 2015).
«Oltre il tempo» (collettiva), Casa dei Carraresi, Treviso, giugno 2015
«Amar la pittura 2» (collettiva), Palazzo Miniscalchi-Erizzo, Verona (giugno 2015)





venerdì 10 luglio 2015


Sculture che voi umani non avete mai visto... 


Non potete mancare alla personale di Giovanni Cavassori

sabato 11 luglio ore 19.00 presso la Galleria

Lazisee Art Open Space




sabato 4 luglio 2015


Sabato 11 luglio 2015 , ore 19.00 
in galleria a Lazise(VR)

Cavassori _ La Scultura_











https://www.facebook.com/events/677220542409707/

Lazisee_Art Open Space_
Piazza Partenio 7
37017 Lazise VR

+39 329 6576479